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È così dura la strada che sale al Calvario ed è così pesante la croce che sei costretto a portare da farti cadere per la seconda volta.
Cadi a terra; come cade a terra la società d’oggi schiacciata dal consumismo, dall’egoismo, dal protagonismo.
Capita ormai quotidianamente di sentire persone che si dicono fallite, deluse, sconfitte… E non capita solo ai ricchi industriali in galera per le truffe commesse o agli sportivi che si lasciano morire nella solitudine in una stanza d’albergo. Capita anche alle gente comune: a quelli che pagherebbero per avere anche un solo istante di popolarità perché chissà magari ti può cambiare la vita, a quelli che pagano per togliersi i difetti estetici ed essere più attraenti, a chi ancora stanco di una vita sfortunata decide di farla finita.
È difficile rialzarsi quando ci si ritrova a terra sconfitti e falliti, specialmente se si è soli. Ma anche tu sulla via del Calvario eri solo, aiutato solo da poche persone.
Forse anche tu, se avessi voluto, avresti potuto gettare la spugna e attendere il tuo destino; ma sulla via della croce ci insegni a non rassegnarci trovando la forza di ricominciare il cammino; sapevi infatti che la tua missione non era ancora finita perché raggiungendo il Calvario ci avresti regalato la vittoria sulla morte.

Alberto

1 commento:

Massimo ha detto...

forse non esprimo pienamente la mia condivisione... comunque Bravo!